Esito del Progetto RICREAzioni
PRIMA VISIONE ON LINE
29 GENNAIO 2020
ore 21:00

con gli Studenti della classe 4F
del Liceo Linguistico “Ilaria Alpi” di Cesena

TESTI DI: Michele Di Giacomo e degli studenti

REGIA: Michele Di Giacomo

RIPRESE E MONTAGGIO: Matteo Toni

COMUNICAZIONE E ORGANIZZAZIONE: Neera Pieri

VIDEO SPETTACOLO INTERPRETATO DA:
Abbondanza Gaia, Arienzo Ilenia, Asllani Mattia, Bagnoli Sara, Benagli Sarah, Benchebchoub Dikra, Brandolini Martina, Cappucci Giulia, Casanova Giorgia, Corradetti Eleonora, Cortini Sofia, D’Onofrio Bianca, Ferracuti Chiara, Iacconi Chiara, Jose Leonardo, Klingele Martina, Lepori Chiara, Novaga Denise, Palakunnel Merin Mons, Piva Francesca, Rossi Pietro, Simonelli Lisa, Trezza Sara, Urbini Eleni, Ventrucci Giacomo

Con la collaborazione di: Centro per la Pace “E. Balducci” – Deina, Asp Cesena Valle Savio – Siproimi, A.F.A. Associazione Forlivese Apicoltori, Spazi Indecisi
Col sostegno di: Progetto Giovani del Comune di Cesena e del Liceo Linguistico Ilaria Alpi di Cesena

Utopia, dal greco οὐ «non» e τόπος «luogo»; il non luogo o il «luogo che non esiste».
Il termine inventato da Tommaso Moro dava il nome ad un’isola dove regnava armonia sociale e politica, una società ideale agli antipodi di quella in cui Moro viveva. Da quel momento utopia diventa il termine che rappresenta quell’altra realtà, migliore della nostra, che ci permette però di pensare a come cambiare la nostra.

Con UTOPIE le nostre città invisibili abbiamo lavorato con gli studenti della classe 4 F del Liceo Linguistico “Ilaria Alpi” di Cesena sui mondi che loro immaginano, chiedendogli in quale società volessero vivere e quale invece stessero costruendo. Li abbiamo portati a riflettere sulle conseguenze positive e negative delle nostre azioni verso gli altri e verso il mondo, toccando temi come: il riciclo e l’inquinamento, l’importanza delle relazione e dei legami, le memorie come patrimonio del nostro presente, la multietnia e gli scambi culturali.
Per presentare i temi e stimolare riflessioni gli studenti hanno incontrato alcune associazioni:
-Centro per la Pace “E. Balducci” – Deina. Per riflettere su memoria a società.
-Asp Cesena Valle Savio – Siproimi. Con cui hanno incontrato alcuni stranieri residenti in Italia e conosciuto le attività del centro stranieri.
-A.F.A. Associazione Forlivese Apicoltori. Per capire il mondo delle api e conoscere i progetti legati ad api e città.
-Spazi Indecisi. Per capire che gli spazi possono avere nuova vita.

Gli studenti hanno poi elaborato dagli incontri testi scritti, monologhi, frasi e racconti di città immaginarie che sono andati a confluire in unico copione da mettere in scena.

Lo Spettacolo

Il progetto iniziato nel dicembre del 2019 per una durato di circa 20 incontri si sarebbe dovuto concludere in uno spettacolo teatrale itinerante nel maggio 2020 ma è stato interrotto a causa della pandemia del Covid 19 a fine febbraio 2020. Abbiamo deciso di riprenderlo con lezioni on-line a partire da novembre 2020 per realizzare un video spettacolo. Il video spettacolo dal titolo “Le nostre città invisibili” è stata costruito a partire dal romanzo di Italo Calvino “Le città invisibili”. Il romanzo utopico pubblicato nel 1973 ci racconta delle città che Marco Polo descrive all’imperatore dei Tartari Kublai Khadel, perché da lui visitate durante il viaggio da Venezia all’Asia. 55 città divise in 11 categorie, tra queste: le “città e la memoria”, “le città e i segni”, “le città e gli scambi” e “le città e il cielo”. Un insieme di mondi che Marco Polo vede o immagina e che costruisce con le parole mescolando realtà e fantasia. Prendendo dalle categorie calviniane ma guardando al mondo di oggi abbiamo realizzato assieme agli studenti un viaggio tra città desiderate, immaginate, bisogni e speranze, utopie e distopie. La performance video, che sarà presentata in prima visione sulle piattaforme on line di Alchemico Tre il 29 gennaio 2020, è stata girata tra le aule del Liceo Linguistico, il mondo che gli studenti abitano, e alcuni luoghi simbolo della città di Cesena, come la Biblioteca Malatestiana, il Comune, la Rocca Malatestiana, per mescolare immaginazione e realtà nel nostro tessuto cittadino. Un progetto artistico in cui abbiamo dato ai giovani la possibilità di tracciare nuovi possibili futuri, che forse sono dei presenti ma a noi invisibili.

Esito del Progetto RICREAzioni
PRIMA VISIONE ON LINE
29 GENNAIO 2020
ore 21:00

con gli Studenti della classe 4F
del Liceo Linguistico “Ilaria Alpi” di Cesena

TESTI DI: Michele Di Giacomo e degli studenti

REGIA: Michele Di Giacomo

RIPRESE E MONTAGGIO: Matteo Toni

COMUNICAZIONE E ORGANIZZAZIONE: Neera Pieri

VIDEO SPETTACOLO INTERPRETATO DA:
Abbondanza Gaia, Arienzo Ilenia, Asllani Mattia, Bagnoli Sara, Benagli Sarah, Benchebchoub Dikra, Brandolini Martina, Cappucci Giulia, Casanova Giorgia, Corradetti Eleonora, Cortini Sofia, D’Onofrio Bianca, Ferracuti Chiara, Iacconi Chiara, Jose Leonardo, Klingele Martina, Lepori Chiara, Novaga Denise, Palakunnel Merin Mons, Piva Francesca, Rossi Pietro, Simonelli Lisa, Trezza Sara, Urbini Eleni, Ventrucci Giacomo

Con la collaborazione di: Centro per la Pace “E. Balducci” – Deina, Asp Cesena Valle Savio – Siproimi, A.F.A. Associazione Forlivese Apicoltori, Spazi Indecisi
Col sostegno di: Progetto Giovani del Comune di Cesena e del Liceo Linguistico Ilaria Alpi di Cesena

Utopia, dal greco οὐ «non» e τόπος «luogo»; il non luogo o il «luogo che non esiste».
Il termine inventato da Tommaso Moro dava il nome ad un’isola dove regnava armonia sociale e politica, una società ideale agli antipodi di quella in cui Moro viveva. Da quel momento utopia diventa il termine che rappresenta quell’altra realtà, migliore della nostra, che ci permette però di pensare a come cambiare la nostra.

Con UTOPIE le nostre città invisibili abbiamo lavorato con gli studenti della classe 4 F del Liceo Linguistico “Ilaria Alpi” di Cesena sui mondi che loro immaginano, chiedendogli in quale società volessero vivere e quale invece stessero costruendo. Li abbiamo portati a riflettere sulle conseguenze positive e negative delle nostre azioni verso gli altri e verso il mondo, toccando temi come: il riciclo e l’inquinamento, l’importanza delle relazione e dei legami, le memorie come patrimonio del nostro presente, la multietnia e gli scambi culturali.
Per presentare i temi e stimolare riflessioni gli studenti hanno incontrato alcune associazioni:
-Centro per la Pace “E. Balducci” – Deina. Per riflettere su memoria a società.
-Asp Cesena Valle Savio – Siproimi. Con cui hanno incontrato alcuni stranieri residenti in Italia e conosciuto le attività del centro stranieri.
-A.F.A. Associazione Forlivese Apicoltori. Per capire il mondo delle api e conoscere i progetti legati ad api e città.
-Spazi Indecisi. Per capire che gli spazi possono avere nuova vita.

Gli studenti hanno poi elaborato dagli incontri testi scritti, monologhi, frasi e racconti di città immaginarie che sono andati a confluire in unico copione da mettere in scena.

Lo Spettacolo

Il progetto iniziato nel dicembre del 2019 per una durato di circa 20 incontri si sarebbe dovuto concludere in uno spettacolo teatrale itinerante nel maggio 2020 ma è stato interrotto a causa della pandemia del Covid 19 a fine febbraio 2020. Abbiamo deciso di riprenderlo con lezioni on-line a partire da novembre 2020 per realizzare un video spettacolo. Il video spettacolo dal titolo “Le nostre città invisibili” è stata costruito a partire dal romanzo di Italo Calvino “Le città invisibili”. Il romanzo utopico pubblicato nel 1973 ci racconta delle città che Marco Polo descrive all’imperatore dei Tartari Kublai Khadel, perché da lui visitate durante il viaggio da Venezia all’Asia. 55 città divise in 11 categorie, tra queste: le “città e la memoria”, “le città e i segni”, “le città e gli scambi” e “le città e il cielo”. Un insieme di mondi che Marco Polo vede o immagina e che costruisce con le parole mescolando realtà e fantasia. Prendendo dalle categorie calviniane ma guardando al mondo di oggi abbiamo realizzato assieme agli studenti un viaggio tra città desiderate, immaginate, bisogni e speranze, utopie e distopie. La performance video, che sarà presentata in prima visione sulle piattaforme on line di Alchemico Tre il 29 gennaio 2020, è stata girata tra le aule del Liceo Linguistico, il mondo che gli studenti abitano, e alcuni luoghi simbolo della città di Cesena, come la Biblioteca Malatestiana, il Comune, la Rocca Malatestiana, per mescolare immaginazione e realtà nel nostro tessuto cittadino. Un progetto artistico in cui abbiamo dato ai giovani la possibilità di tracciare nuovi possibili futuri, che forse sono dei presenti ma a noi invisibili.