READING TEATRALE DI E CON: Michele Di Giacomo

VIOLONCELLO: Cecilia Biondini

LUCI E RESPONSABILE TECNICO: Riccardo Canali

PRODUZIONE: Alchemico Tre

Realizzato in collaborazione con
CASA MUSEO MARINO MORETTI di CESENATICO

“Il mare è un lago, un lago immenso, sconfinato, è un mondo d’acque e di luci, è una meraviglia inesprimibile, un sogno fantastico, una potenza fascinatrice….Colui che è cresciuto in riva la mare non se ne può distaccare, anche per poco, senza piangere. Il mare è penetrato in lui in quel cuore com l’immagine materna. E chi è quel figlio che si distacca dalle braccia della madre senza piangere”
M.Moretti

Marino, come il sapore del mare, selvaggio e gentile allo stesso tempo. Marino come il nome di Moretti, il poeta di Cesenatico, che nonostante la fama e i viaggi non riesce a staccarsi da quel mare dove è nato, da quelle palafitte, dai pescatori, dalle notti in osteria tra Albana e Sangiovese, dalla sua casa. Il rapporto tra Moretti è Cesenatico è stretto, anzi strettissimo. Alla casa sul Canale di Cesenatico il poeta torna, a Cesenatico muore e Cesenatico riempie le pagine delle sue poesie, dei suoi racconti e delle lettere. Quel piccolo paese romagnolo dove “il mare è da per tutto” diventa grazie alla parole di Moretti un luogo altro, un immagine dove le semplici vicende della vita dei pescatori, dei pescivendoli, delle azdore e delle signore di paese assumono l’importanza delle grandi storie. Questo mondo di paese diventa un grande palcoscenico delle vicende umane che Moretti riesce a raccontare con delicatezza e ironia.

Note di Regia

La Compagnia Cesenate ALCHEMICO TRE continua il percorso nel raccontare a teatro la storia della Romagna e dei suoi protagonisti. Dopo aver messo dato voce a Renato Serra tra lettere private e le pagine del Diario di Trincea e dopo aver raccontato la storia del Teatro Bonci e dei suoi protagonisti in “Magnifiche Presenze” ora abbiamo deciso di raccontare il poeta di Cesenatico Marino Moretti in un reading teatrale ambientato davanti Casa Moretti, il cui filo conduttore sarà il rapporto tra Moretti e il mare. Un mare che fa da sfondo alla vita, un mare a volte calmo, a volte inquieto come doppio è l’animo del poeta capace di scrivere pagine di ironia e folklore e pagine intrise di crepuscolare esistenzialismo. Un reading che vuole mettere al centro la parola, perché la parola è lo strumento usato dal Moretti; un racconto che si muove come le onde del mare, fatto di flussi e riflussi, accompagnato dalle note del violoncello di Cecilia Biondini. Rivedremo i canali, i banchi dei pescivendoli, i due fari, vedremo Moretti passare le notti in osteria, sullo scrittoio o nella sua cucina, entreremo nella case dove la Menghinina prepara la Pida come una sacerdotessa del focolare e la Barabina prepara la cena al suo Palon. Porteremo Marino fuori dal teatro, dentro la città, fin sulla porta di casa Moretti, anzi a metà strada tra la casa natia e il canale, a cavallo tra spazio intimo e luogo pubblico. La facciata a due piani sarà lo sfondo di questo viaggio accendendosi a volte dall’interno e a volte illuminata da fuori, una grande e viva quinta su cui scrivere le parole recitate dall’attore Michele Di Giacomo. Lo spazio degli spettatori sarò il canale stesso, seduti sulle barche ormeggiate o sulla banchina del porto canale, immersi nell’acqua e con attorno i luoghi rievocati e nel mare. Uno viaggio teatrale per far conoscere e la potenza evocativa e poetica del nostro Marino Moretti, tramite il teatro ma fuori del teatro.

READING TEATRALE DI E CON: Michele Di Giacomo

VIOLONCELLO: Cecilia Biondini

LUCI E RESPONSABILE TECNICO: Riccardo Canali

PRODUZIONE: Alchemico Tre

Realizzato in collaborazione con
CASA MUSEO MARINO MORETTI di CESENATICO

“Il mare è un lago, un lago immenso, sconfinato, è un mondo d’acque e di luci, è una meraviglia inesprimibile, un sogno fantastico, una potenza fascinatrice….Colui che è cresciuto in riva la mare non se ne può distaccare, anche per poco, senza piangere. Il mare è penetrato in lui in quel cuore com l’immagine materna. E chi è quel figlio che si distacca dalle braccia della madre senza piangere”
M.Moretti

Marino, come il sapore del mare, selvaggio e gentile allo stesso tempo. Marino come il nome di Moretti, il poeta di Cesenatico, che nonostante la fama e i viaggi non riesce a staccarsi da quel mare dove è nato, da quelle palafitte, dai pescatori, dalle notti in osteria tra Albana e Sangiovese, dalla sua casa. Il rapporto tra Moretti è Cesenatico è stretto, anzi strettissimo. Alla casa sul Canale di Cesenatico il poeta torna, a Cesenatico muore e Cesenatico riempie le pagine delle sue poesie, dei suoi racconti e delle lettere. Quel piccolo paese romagnolo dove “il mare è da per tutto” diventa grazie alla parole di Moretti un luogo altro, un immagine dove le semplici vicende della vita dei pescatori, dei pescivendoli, delle azdore e delle signore di paese assumono l’importanza delle grandi storie. Questo mondo di paese diventa un grande palcoscenico delle vicende umane che Moretti riesce a raccontare con delicatezza e ironia.

Note di Regia

La Compagnia Cesenate ALCHEMICO TRE continua il percorso nel raccontare a teatro la storia della Romagna e dei suoi protagonisti. Dopo aver messo dato voce a Renato Serra tra lettere private e le pagine del Diario di Trincea e dopo aver raccontato la storia del Teatro Bonci e dei suoi protagonisti in “Magnifiche Presenze” ora abbiamo deciso di raccontare il poeta di Cesenatico Marino Moretti in un reading teatrale ambientato davanti Casa Moretti, il cui filo conduttore sarà il rapporto tra Moretti e il mare. Un mare che fa da sfondo alla vita, un mare a volte calmo, a volte inquieto come doppio è l’animo del poeta capace di scrivere pagine di ironia e folklore e pagine intrise di crepuscolare esistenzialismo. Un reading che vuole mettere al centro la parola, perché la parola è lo strumento usato dal Moretti; un racconto che si muove come le onde del mare, fatto di flussi e riflussi, accompagnato dalle note del violoncello di Cecilia Biondini. Rivedremo i canali, i banchi dei pescivendoli, i due fari, vedremo Moretti passare le notti in osteria, sullo scrittoio o nella sua cucina, entreremo nella case dove la Menghinina prepara la Pida come una sacerdotessa del focolare e la Barabina prepara la cena al suo Palon. Porteremo Marino fuori dal teatro, dentro la città, fin sulla porta di casa Moretti, anzi a metà strada tra la casa natia e il canale, a cavallo tra spazio intimo e luogo pubblico. La facciata a due piani sarà lo sfondo di questo viaggio accendendosi a volte dall’interno e a volte illuminata da fuori, una grande e viva quinta su cui scrivere le parole recitate dall’attore Michele Di Giacomo. Lo spazio degli spettatori sarò il canale stesso, seduti sulle barche ormeggiate o sulla banchina del porto canale, immersi nell’acqua e con attorno i luoghi rievocati e nel mare. Uno viaggio teatrale per far conoscere e la potenza evocativa e poetica del nostro Marino Moretti, tramite il teatro ma fuori del teatro.